Nell’ottobre del 1887, con il nome di Ginnasio V e con sede provvisoria in appartamenti situati in via Ripetta e piazza Firenze venne fondato un Liceo classico “a cui la sorte avrebbe affidato il compito di istruire la Politica, erudire la Cultura, raffinare l’Arte”, come è stato scritto sul Corriere della Sera del 22 novembre 1987, in occasione del Centenario dell’Istituto.

 La scuola assunse ben presto il nome di Liceo “Tasso” e trovò sede stabile in vicolo delle Fiamme (at- tualmente corrispondente al tratto di via Bissolati ove, appunto, si trova il cinema Fiamma) fino al 1908, anno in cui il “Tasso” fu trasferito nella attuale sede di via Sicilia. Con la lottizzazione di Villa Ludovisi, infatti, una piccola area era stata destinata a ospitare l’edificio del Liceo, il cui progetto, opera dell’ingegner Mario Moretti, coadiuva- to dal preside Venerio Orlandi, vinse la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Bruxelles, nel 1910.

L’edificio presentava, allora, un’edilizia d’avanguardia; aule divise non per classi, ma secondo la speciale destinazione d’uso, una biblioteca in ogni aula, un anfiteatro con novanta posti, una palestra capace di ospitare ottanta alunni contemporaneamente.

Insegnavano al “Tasso” docenti non inferiori, per fama, a quella del Liceo: il professor Taddei era stato insegnante del Principe Umberto, il professor Staderini era insigne studioso di Arte antica e il professor Antonio Maria Cervi (poi docente per lunghi anni all’Università La Sapienza di Roma), benché allora molto giovane, era assai apprezzato come filologo classico, così come il professor Mariano, autore di un celebre vocabolario. Al Liceo di via Sicilia hanno insegnato, inoltre, il medievalista B. Nardi, l’italianista G. Petronio, il filosofo G. Calogero e la matematica E. Castelnuovo, solo per citare alcune delle personalità più rilevanti che hanno prestato servizio nell’Istituto.

Propostosi inizialmente come scuola per l’alta borghesia dei quartieri limitrofi alla sede dell’Istituto, il “Tasso” si è progressivamente affermato come una scuola culturalmente autorevole, aperta a tutte le componenti della società, da cui sono usciti, negli anni a seguire, nomi importanti della scienza (E. Majorana,, N. Cabibbo, S. Segre, M. Emmer, B. Zevi, M. Cristofani, A. La Regina, P. Guzzo), della politica (S. Serra, G. Malagodi, G. Andreotti, L. Pintor, A. Reichlin, L. Castellina, G. La Malfa), del mondo dello spettacolo e del giornalismo (V. Gassmann, L. Squarzina, R. Vianello, C. Maselli, R. Zangrandi, S. Curzi, G. Zincone, U. Stille, P. Mieli) e l’elenco potrebbe continuare a lungo, con la citazione di personaggi noti a vario titolo, come Romano e Vittorio Mussolini, Adolfo Lauro de Bosis, Vittorio Bachelet e altri ancora.

Fedele alle sue tradizioni e a una consuetudine ormai più che centenaria, il “Tasso” continua a vivere un’intensa vita culturale, che si esplica, oltre che nella normale attività didattica e nelle numerose iniziative extracurricolari, anche in eventi significativi, che scandiscono regolarmente l’esistenza dell’Istituto, come, ad esempio negli ultimi anni, la conferenza tenuta nel Liceo dal premio Nobel Rita Levi Montalcini o la presentazione della prima opera multimediale di Storia, alla presenza dell’allora ministro Berlinguer, importanti convegni come quello sulla mafia, con la partecipazione del procuratore Luigi Vigna e quello sul comunismo, dal titolo “L’ultimo ottobre”.