Leonardo da Vinci nasce ad Anchiano, nei pressi del borgo di Vinci, nel 1452, figlio illegittimo di Ser Piero da Vinci e di Caterina, una donna di umili origini. La sua educazione ha luogo nella casa in campagna dei nonni, piuttosto disordinata e discontinua, tanto da imparare a scrivere in maniere del tutto speculare al normale, cioè con la mano sinistra e a rovescio.
Nel 1460 il giovane Leonardo si trasferisce con la famiglia a Firenze, dove subito si notano le sue straordinarie capacità artistiche: la sua prima opera è infatti un disegno della Veduta della Val d’Arno. sempre nello stesso periodo dipinge inoltre il ritratto della nobile Ginevra de’ Benci, la Madonna del Garofano e l’Annunciazione degli Uffizi.
La sua curiosità, la sua dimestichezza nel passare da una disciplina all’altra, oltre all’interessamento del padre, lo fanno entrare nella celebre bottega artistica di Andrea del Verrocchio, nel 1469. Qui Leonardo inizia il suo apprendistato: dopo aver completato le prime opere indipendenti all’interno della bottega, il Verrocchio gli affida il compito di ultimare l’altare la pala d’altare rappresentate il Battesimo di Cristo.
A seguito poi di quattro anni di silenzio artistico dal 1474 al 1478, complice anche un’anonima accusa di sodomia nel 1476, il genio toscano riceve il primo incarico pubblico della sua carriera: una pala per la cappella di San Bernardo nel Palazzo della Signoria, oggi Palazzo vecchio, mai però completata ed anzi affidata ad altri.
Inviato da Lorenzo de’ Medici, Leonardo si trasferisce a Milano alla corte di Ludovico il Moro in qualità di ambasciatore, e l’anno successivo stipula un contratto per la realizzazione della pala d’altare per la Confraternita dell’Immacolata Concezione: il pannello centrale sarà la nota Vergine delle Rocce. Per il Moro comincia anche a progettare un grande monumento equestre in onore di Francesco Sforza, ed in qualità di ingegnere della corte ducale cerca di risolvere i problemi statici nella costruzione del tiburio del Duomo di Milano.
Nel 1490 ha modo di soggiornare a Vigevano, presso cui progetta la Sforzesca, vera e propria cascina modello per il Duca. Esperto d’acqua, Leonardo descrive le opere d’irrigazione del Vigevanese e tenta di migliorare le meccaniche dei presenti mulini studiando il rapporto coi canali che li alimentano. In quegli anni progetta un nuovo tipo di ruota con pale in ferro concave, che girano verticalmente eutilizzano l’energia prodotta dall’acqua in discesa: ne costituisce un esempio il Mulino di Mora Bassa, costruito in quegli anni e regalo di Ludovico il Moro a sua moglie Beatrice d’Este. tra il 1494 e il 1498 Leonardo si dedica a uno dei lavori più importanti: L’Ultima Cena, sito nel refettorio dI Santa Maria delle Grazie.
Nel corso del 1498 decora poi la Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano con un affresco rappresentante un pergolato di alberi uniti a nodi di nastri, al fine di unire la celebrazione dinastica sforzesca con la rappresentazione della natura nei suoi minimi dettagli.
A cavallo tra due secoli: Ultimi anni (1499-1519)
In seguito alla conquista francese di Milano nel 1499 il genio toscano è costretto ad abbandonare la città. La sua partenza segna l’inizio di un lungo periodo vagabondo: nel corso dei suoi viaggi Leonardo si trattiene dapprima a Mantova, poi a Venezia e a Roma ma, non avendo avuto successo, nel 1501 fa ritorno nella sua città di formazione giovanile, Firenze, dove è protagonista di un grande evento, ossia la pubblica esposizione del suo cartone con Sant’Anna presso la Chiesa dell’Annunziata.
L’anno successivo il Da Vinci entra al servizio di Cesare Borgia come ingegnere militare e vi resta per dieci mesi, spostandosi frequentemente dalla Toscana alla Romagna, dove progetta un canale navigabile per il porto di Cesenatico, e soprattutto creando numerose macchine belliche quali il carro armato, la bombarda multipla e la balestra gigante. Nel 1503 inziia probabilmente una delle sue opere più famose, la Gioconda, nota anche come la Monna Lisa, e lo conclude solo nel 1507, vendendolo poi al Re di Francia Francesco I di Valois.
Tra il 1506 e il 1515 Leonardo risiede nuovamente a milano su invito del governatore cittadino Charles d’Amboise, e nel 1515 si trasferisce a Roma dove progetta la bonifica delle paludi Pontine e disehna il porto della vicina Civitavecchia. Successivamente conosce a Bolgna il re di Francia che lo invita a trasferisci oltralpe per lui, e nel 1517 il Da Vinci diventa Primo Pittore, ingegnere e architetto della corte francese dei Valois, risiedendo nel castello di Cloux, presso Amboise, dove spira nel 1519 circondato da una coltre di ammiratori. Per sua volontà viene seppellito nel chiostro della chiesa di Saint Florentin, ad Amboise.